Dettaglio notizia

CFP Genere, pratiche economiche e culturali nella vita quotidiana marittima dell'età moderna e contemporanea (scadenza 15 settembre 2024)

|   CFP

Il workshop si propone di mettere in luce la natura multiforme e dinamica delle pratiche di genere, economiche e culturali della vita quotidiana nei contesti marittimi della prima età moderna e moderna (XVII-XX secolo).

Napoli (Italia) e online, 5-6 dicembre 2024

Organizzatori:
- Progetto NextGenerationEU “Ondine” (Dipartimento di Storia, Scienze umane e Società - Università di Roma Tor Vergata);
- Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISEM-CNR).
Date e luogo: Napoli, 5-6 dicembre 2024 presso la Fondazione Banco di Napoli, e a distanza.
Lingue: Inglese e italiano
Con il patrocinio di: Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Fondazione ISEC

Il workshop si propone di mettere in luce la natura multiforme e dinamica delle pratiche di genere, economiche e culturali della vita quotidiana nei contesti marittimi della prima età moderna e moderna (XVII-XX secolo).

Ciò che tutti gli approcci e le metodologie hanno in comune è che operano come critiche della vita quotidiana. In altre parole, tutti gli approcci possibili devono analizzare le “strutture del quotidiano” (Braudel 1967, 1979) e/o il modo in cui è stato vissuto e prodotto nel tempo più che il quotidiano stesso (Olson 2011).

Il primo a introdurre il concetto di quotidiano - e precisamente le nozioni di routine e ripetizione - nella storiografia è stato Braudel (1967, 1979), che attraverso la sua “immaginazione storica” ha posto l'accento su quella che ha definito “civiltà materiale”, ossia i modi che donne e uomini avevano di produrre, scambiare, mangiare, vivere e riprodursi agli albori del capitalismo. L'approccio di Braudel ha trovato ispirazione in Critique de la vie quotidienne, vol. I (1947) e Matérialisme dialectique (1949) di Lefebvre, opere in cui il filosofo francese riconosceva la vita quotidiana come il luogo per eccellenza della produzione - di natura materiale, sociale e culturale - e dell'appropriazione. In questo senso, la vita quotidiana diventa il campo di battaglia - o di mediazione - tra natura, capitalismo ed esseri umani. È anche il luogo in cui gli individui si articolano (cioè si appropriano) di se stessi (Lefebvre 1947, 1949, 1961). Negli anni Ottanta, in Germania Ovest, l'indagine storiografica sulla vita quotidiana ha conosciuto un nuovo impulso. L'Alltagsgeschichte (Lüdtke, Medick) è nata dalla volontà di analizzare le vite e le strategie di sopravvivenza delle moltitudini “senza nome”, le aspirazioni e le lotte quotidiane delle kleine Leute (piccole/ordinarie persone) (Lüdtke 1989), i “popoli senza storia” (Wolf 1982) o quelli “rimasti indietro”. Questo approccio specifico di “storia dal basso” mira principalmente ad armonizzare i livelli di analisi micro e macro, mettendo in relazione le esperienze quotidiane della gente comune con le principali configurazioni/trasformazioni di natura politica, economica e sociale. Su queste basi, l'Alltagsgeschichte interpreta le pratiche e le esperienze umane come inseparabili dal contesto in cui hanno avuto origine. Inoltre, poiché il quotidiano è lo spazio di articolazione degli individui, qualsiasi aspetto della pratica umana nel quotidiano è una questione culturale.

Per quanto riguarda gli aspetti di genere, sappiamo che è il quotidiano a creare “donne femminili” e “uomini maschili” (Holmes 2009). Inoltre, poiché c'è quasi un automatismo nell'associazione tra il quotidiano e gli “affari e le esperienze delle donne”, spesso le attività (quotidiane) delle donne sono considerate banali e troppo semplici, quindi non degne di analisi o di sforzo interpretativo (Lefebvre 1961; Randal 2008). Nei contesti sociali marittimi, la questione si complica ulteriormente. Se, da un lato, negli ultimi quarant'anni la storiografia ha riconosciuto il valore della domesticità e del contributo (ri)produttivo femminile nelle comunità di pescatori (Thompson et al. 1983; Norling 2000), dall'altro le città portuali continuano a essere considerate “normali” roccaforti della mascolinità e della produzione (economica, sociale e culturale) maschile.
 


Date le premesse, sollecitiamo proposte che trattino di:
- Pratiche economiche negli ambienti marittimi (ad esempio, lavoro, affari e consumo); sarà data priorità agli abstract con un focus di genere (ad esempio, storia delle donne, delle mascolinità e delle comunità LGBTQ+);
- Relazioni di genere e produzione in contesti marittimi; sarà data priorità agli abstract con un focus economico (ad es. lavoro, affari, consumo, gestione della casa e cura della persona);
- (Pop) Rappresentazioni e narrazioni della vita marittima quotidiana (ad esempio, mostre, feste, documentari): sarà data priorità agli abstract con una prospettiva di genere e/o economica.

Inoltre, sono particolarmente gradite le proposte che si basano su
- Proposte basate su fonti storiografiche “non ufficiali” (ad es. dipinti, fotografie, fumetti, film, canzoni, ecc.);
- proposte che si concentrino sulle pratiche di genere, economiche e culturali nelle città-porto imperiali/coloniali;
- Proposte di studiosi di discipline diverse dalla storia (ad esempio antropologia, sociologia, economia).
 


Si prega di inviare la proposta di presentazione di 20 minuti a Erica Mezzoli all'indirizzo everyday.naples2024@gmail.comentro il 15 settembre 2024. La proposta deve includere
- max 300 parole di abstract in inglese;
- un profilo biografico di massimo 250 parole in inglese con affiliazione, posizione e informazioni di contatto;
- la lingua in cui il proponente preferisce comunicare: Italiano o Inglese;
- la modalità di comunicazione preferita: di persona a Napoli o a distanza.

Il workshop è organizzato nell'ambito del progetto NextGenerationEU “Ondine. Women's Labour and Everyday Life on the Upper and Eastern Adriatic Waterfronts, mid-19th century-mid-20th century” (finanziato dall'UE; CUP E53C22002420001) ospitato dal Dipartimento di Storia, Scienze umane e Società dell'Università di Roma Tor Vergata.

Indietro
conference_designed by Freepik from Flaticon
Conference: designed by Freepik from Flaticon