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CFP Un'utopia di fronte al diritto: le cooperative di lavoratori/trici dal XIX secolo (scadenza 30 giugno 2024)

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Questa conferenza interdisciplinare, all'incrocio tra storia, filosofia, sociologia e diritto, si propone di rimettere a fuoco la dimensione politica e critica delle cooperative di produzione prendendo come punto di partenza la questione giuridica. Aperto a contributi provenienti dalla Francia e dall'estero, ha come oggetto quelle che qui chiamiamo, per praticità, “cooperative di lavoratori”. Con questo termine intendiamo le cooperative possedute e gestite (almeno per la maggior parte) dai lavoratori stessi e che incarnano un progetto economico e politico alternativo alle imprese capitalistiche.

L'attuale sviluppo dell'economia sociale e solidale ha avuto l'effetto di depoliticizzare il movimento cooperativo, favorendo sia la sua integrazione nell'economia di mercato sia l'indebolimento dei requisiti democratici nel suo funzionamento. Quando è nato nel XIX secolo, tuttavia, molti lavoratori associati in cooperative di produzione cercavano di affrancarsi dal lavoro salariato, di affermarsi democraticamente e di resistere ai processi di proletarizzazione provocati dall'ascesa del capitalismo industriale. Più in generale, dalle origini a oggi, alcune cooperative sono state concepite sia come luoghi di sperimentazione di pratiche e immaginari anticapitalisti, sia come spazi di sviluppo di pratiche di sovranità popolare nel contesto del lavoro. Questo convegno interdisciplinare, all'incrocio tra storia, filosofia, sociologia e diritto, si propone di rimettere a fuoco questa dimensione politica e critica delle cooperative di produzione, scegliendo la questione giuridica come punto di partenza. Aperto a contributi provenienti dalla Francia e dall'estero, ha come oggetto quelle che qui chiamiamo, per praticità, “cooperative di lavoratori”. Con questo termine intendiamo le cooperative possedute e gestite (almeno per la maggior parte) dai lavoratori stessi - siano esse associazioni di lavoratori, cooperative di produzione (Scops), società cooperative d'interesse collettivo (Sociétés coopératives d'intérêt collectif - Scic), cooperative d'attività e d'impiego (Coopératives d'activité et d'emploi - CAE) o società anonime di partecipazione ouvrière (Sociétés anonymes de participation ouvrière - SAPO) - e che incarnano un progetto economico e politico alternativo alle imprese capitalistiche.

Queste cooperative di lavoratori hanno spesso - ma non sempre - dovuto redigere statuti legali. I loro principi politici sono stati messi alla prova di fronte ai vincoli del diritto civile e commerciale. Quest'ultimo può essere stato percepito dai lavoratori come un quadro coercitivo da aggirare, un sapere esogeno di cui appropriarsi o una salvaguardia contro il rischio di anomia. Per analizzare il rapporto tra diritto e cooperative di lavoratori occorre distinguere tra due fonti di diritti. La prima è quella basata su testi di origine statale. La seconda si riferisce al diritto interno delle cooperative. Queste ultime producono esse stesse diritto, il che presuppone l'elaborazione di testi giuridici da parte di teorici e tecnici (nell'immagine di François Espagne per il Scop), ma anche forme di riappropriazione da parte dei soci delle cooperative degli statuti standard. Ci sono poi i regolamenti interni, che stabiliscono regole organizzative più quotidiane. Poiché costituiscono l'architettura fondamentale di queste “piccole imprese”, le diverse regole elaborate da queste organizzazioni democratiche sono effettivamente una forma di costituzione politica, come ci invita a pensare il lavoro di analisi delle imprese attraverso il prisma della teoria politica (teoria politica dell'impresa).

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Comitato organizzativo

    Caroline Fayolle (docente senior di Storia contemporanea, Institut Universitaire de France/Università di Montpellier)
    Etienne Lamarche (docente senior di Storia giuridica e istituzionale, Università di Parigi Nanterre)
    Camille Ternier (Dottore in Filosofia politica, Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne)

Con il sostegno del progetto ANR JCJC TheoVail “Teoria politica al lavoro. Riconcettualizzare lo sfruttamento, la democrazia e la giustizia attraverso gli scritti riflessivi dei lavoratori” (Science-Po Paris, CEVIPOF).


Informazioni pratiche

    Sede: Sciences Po Paris, 1 Place St Thomas d'Aquin, 75007 Parigi
    Date: 12 e 13 dicembre 2024
    I trasporti (Francia - paesi limitrofi), i pasti e l'alloggio sono a carico degli organizzatori della conferenza.


Termini di presentazione

L'abstract deve avere una lunghezza compresa tra i 3000 e i 5000 caratteri (spazi inclusi ed esclusa la bibliografia) e deve essere inviato al seguente indirizzo: enjeuxpolitiques.statuts.coop@gmail.com
Termine ultimo per la presentazione delle proposte: 30 giugno 2024

Risposta agli autori: 10 luglio 2024

 

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