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CFP "Networks of Labour" (deadline 15 maggio 2022)

|   Gruppi di Lavoro SISLav

Si terrà il 27-28 ottobre 2022 all'ufficio ILO a Roma il convegno, organizzato dal gruppo di lavoro SISLav: "NETWORKS OF LABOUR. International officers and social networks in the history of the International Labour Organization".

 

Negli ultimi 20 anni, la storiografia ha osservato come le istituzioni internazionali siano casi di studio ideali per lo studio delle connessioni transnazionali. Tale analisi può essere effettuata su più livelli: oltre a indagare strutture istituzionali o principi fondanti, l'esame del concreto funzionamento di tali organismi permette di analizzare non solo le forme e le strategie delle relazioni politiche interstatali, ma anche la circolazione transnazionale di problemi, proposte e persone. Da questo punto di vista, l'emergere di organizzazioni internazionali dopo la prima guerra mondiale è legato alla comparsa di una nuova figura nel mondo del lavoro: l'ufficiale internazionale, inserito all'interno – ea sua volta produttore di – reti politiche ed epistemiche più ampie. Il concetto di "rete epistemica" è stato introdotto da Jasmien Van Daele e poi adottato da Sandrine Kott per definire e analizzare una parte dei legami sociali che ruotano attorno all'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), fondata nel 1919 per rafforzare le tutele dei lavoratori e il dialogo triangolare tra sindacati, rappresentanti delle imprese e autorità pubbliche. In questo contesto, le reti epistemiche sono definite da intensi scambi e dibattiti caratterizzati da un'elevata specializzazione, da pratiche di condivisione prima spontanee e poi lentamente formalizzate, e dall'obiettivo di elaborare proposte che vadano oltre la dimensione e la finalità del singolo Stato nazione.

L'obiettivo principale della conferenza è studiare la storia, individuale e collettiva, dei funzionari e degli esperti che hanno collaborato all'interno dell'ILO; ci concentreremo sulle reti sociali, politiche ed epistemiche in cui si è svolta la loro attività e ne osserveremo percorsi, origini, background socio-economici ed educativi, dibattiti, lealtà politiche, motivazioni personali, abilità tecniche e traiettorie diverse. Questo ci permetterà:

(a) approfondire la composizione della burocrazia dell'OIL, esplorandone il funzionamento ordinario ei meccanismi interni;

(b) osservare la costruzione, l'estensione e il funzionamento delle reti epistemiche transnazionali integrate nell'OIL, mappando lo sviluppo e l'articolazione funzionale dei vari comitati e gruppi di studio e dei loro scambi;

(c) studiare le interazioni tra individui di età, origini, competenze e prospettive diverse, che erano tuttavia uniti come parte del corpo burocratico di un'organizzazione internazionale in qualche misura autonoma dai suoi Stati membri;

(d) misurare le convergenze ei potenziali conflitti creati all'interno di tali burocrazie a causa di affiliazioni politiche o disciplinari preesistenti e divergenti;

(e) analizzare le modalità con cui “esperti” di diversi ambiti e attività scientifico-disciplinari hanno utilizzato e accresciuto le proprie competenze per partecipare alla costruzione degli strumenti giuridici e conoscitivi dell'ILO, e hanno contribuito alla loro diffusione presentandoli come indispensabili strumenti per la risoluzione dei problemi sociali nazionali e internazionali;

(f) valutare le specificità della partecipazione femminile in queste reti e le dinamiche del cambiamento nelle relazioni di genere nel corso dei 100 anni di storia dell'OIL;

(g) ricostruire il dialogo e gli scambi tra l'OIL e altre organizzazioni internazionali – intergovernative e non governative – attraverso vari tipi di reti formali o informali;

e infine (h) valutare le diverse lealtà sviluppate dagli ufficiali internazionali in relazione al nesso nazionale/internazionale.

Da un lato, istituzioni come l'ILO presupponevano una burocrazia di funzionari dediti alla causa dell'organizzazione; dall'altro, questa pluralità di individui, formati in contesti nazionali diversi e con interessi politici ed economici divergenti, ha finito per dar vita a complesse reti di relazioni caratterizzate dalla convergenza di una molteplicità di identità e di appartenenza. Infine, il nesso nazionale/internazionale può essere letto anche attraverso le modalità con cui gli esperti operanti in ambito transnazionale hanno dialogato con i rispettivi ambiti politici nazionali al fine di favorire l'adozione di misure specifiche nel proprio Paese.

Il comitato scientifico è particolarmente interessato ai contributi relativi ai seguenti temi, che saranno oggetto delle rispettive sessioni:

1. Medicina del lavoro
La sessione dedicata alla medicina del lavoro in ILO cercherà di rispondere alla domanda se il modello di comunità epistemica, come sopra esposto, possa essere adattato alla realtà delle reti relazionali e delle iniziative promosse dalla Divisione Igiene Industriale dell'organizzazione, da il suo inizio agli anni più recenti. Pertanto, la commissione accoglie con favore proposte che cercano di fare luce sui rapporti concreti tra medicina del lavoro e ILO, attraverso l'analisi delle pratiche e delle reti professionali, soprattutto in riferimento alla redazione e redazione dell'Enciclopedia della salute e sicurezza sul lavoro coordinata dal capi della Divisione, Luigi Carozzi (1920-1940) e Luigi Parmeggiani (1962-1973). Cerca inoltre di affrontare l'effettiva consistenza e caratteristiche delle reti professionali che ruotavano attorno a questo ramo di attività, intende chiarire la dinamica e il successo delle grandi iniziative introdotte concretamente dalla Divisione nei vari periodi della sua attività e, infine, cerca di confrontarsi con i contrasti e le influenze degli Stati membri dell'ILO nella definizione di iniziative specifiche, come nel caso ben studiato del lungo processo di riconoscimento della silicosi come malattia professionale, che ha visto posizioni contrapposte ricoprire all'interno dello stesso fronte medico.

2. Confini del lavoro
Questa sessione sarà dedicata ai dibattiti e alle discussioni all'interno dell'ILO sui tipi di lavoro che dovrebbero rientrare nel suo ambito. Dal 1919 in poi, una questione fondamentale ruotava attorno alla definizione del lavoro salariato dal punto di vista sia economico che giuridico. Con la crisi degli anni '30, questo lavoro di definizione fu stimolato anche dall'esplosione della disoccupazione, dalle riforme della protezione sociale e dall'affermazione della contrattazione collettiva; nel frattempo, negli spazi coloniali sorsero ulteriori problemi, soprattutto per quanto riguarda la distinzione tra lavoro libero e non libero. Queste domande non cessarono dopo la seconda guerra mondiale; c'è stata un'espansione dei programmi di assistenza regionale e l'emergere, negli anni '70, del dibattito sul mercato del lavoro formale e informale che ancora oggi caratterizza parte delle attività dell'ILO. Le proposte dovrebbero ruotare attorno alle seguenti domande: qual è stato il ruolo dell'ILO nel fornire una definizione univoca e universale del lavoro? Quali rapporti di lavoro sono stati inclusi nelle Convenzioni e Raccomandazioni e quali esclusi? Si può parlare di 'formalizzazione' e 'oggettivazione' del lavoro come categoria economica, amministrativa e politica? In che termini?

3. Giustizia sociale
La costituzione dell'ILO redatta nel 1919 afferma che la pace universale e duratura può essere fondata solo sulla giustizia sociale. Questo principio ha subito diverse variazioni; la più nota è quella della Dichiarazione di Filadelfia del 1944, che imponeva la sicurezza sociale come obiettivo dell'azione dell'organizzazione e come modello internazionale di protezione sociale. La sessione si propone di esplorare le forme in cui i principi di base della sicurezza sociale sono stati teoricamente sviluppati all'interno dell'ILO e poi concretamente applicati nelle convenzioni approvate. Se lo studio dei sistemi di protezione sociale si è finora concentrato principalmente sui vari casi nazionali, è anche opportuno ricostruirne gli scambi e le interazioni a livello globale. Il comitato scientifico è interessato a contributi che analizzino le reti epistemiche costruite attorno all'ILO sui temi del welfare e dei diritti sociali. L'organizzazione, infatti, ha svolto un ruolo centrale in questo ambito, sia con la creazione dei primi sistemi di previdenza sociale nel periodo tra le due guerre, in particolare dopo la crisi economica, sia con i tentativi del secondo dopoguerra di generalizzare insieme il modello previdenziale con l'ingresso, e poi il crescente protagonismo, di nuovi membri provenienti da paesi extraeuropei.

La commissione scientifica invita a presentare proposte in lingua inglese o italiana entro il 15 maggio 2022, inviando un abstract di 500 parole e un curriculum di una pagina a ilo-networks-of-labour2022@sns.it. Il Convegno si terrà in lingua inglese o italiana; è richiesta la presentazione in inglese. Daniel Maul (Università di Oslo) e Isabelle Lespinet-Moret (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne) saranno i relatori principali.

La Conferenza si svolgerà dal 27 al 28 ottobre 2022 presso l'Ufficio dell'ILO a Roma.

Non sono richieste commissioni. Sono previste borse di viaggio limitate per dottorandi e borsisti post-dottorato: chiedere se interessati.

Scientific commission: Virginia Amorosi (Università Federico II Napoli), Eloisa Betti (Università di Bologna), Giacomo Canepa (Scuola Normale Superiore Pisa), Federico Del Giudice (Scuola Normale Superiore Pisa), Stefano Gallo (Cnr-Ismed Napoli), Isabelle Lespinet-Moret (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Sandrine Kott (Université de Genève), Francesco Maccelli (Università di Firenze), Daniel R. Maul (University of Oslo), Roberto Mazzagatti (Università Milano Bicocca), Lorenzo Mechi (Università di Padova), Francesca Piana (Université de Genève), Bruno Settis (Scuola Normale Superiore Pisa), Valerio Torreggiani (ICS-Universidade de Lisboa)


Deadline: 15 Maggio 2022

Contatto: ilo-networks-of-labour2022@sns.it
 

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