La chiusura delle imprese è un evento che si intreccia con varie vicende umane: la discontinuità imprenditoriale, la perdita di posti di lavoro e del sapere frutto della collaborazione fra i lavoratori. C'è però un'altra perdita, quasi sempre sottaciuta, e che riguarda la memoria del lavoro, il sistema di valori, il rapporto con il territorio e con la sua comunità. Fra quei documenti apparentemente insignificanti di contratti, ricevute, bolle e contabilità, l'antropologo può ricostruire, insieme agli stessi protagonisti, il contesto culturale delle attività economiche e produttive. Lo stesso può dirsi di spazi aziendali e tecnologie dismesse e prodotti fuori mercato che fanno la storia e la memoria delle imprese, ne definiscono la personalità e, quando diventano musei d’impresa, ne rafforzano il capitale simbolico sulla scena pubblica.
Proponenti e partecipanti:
Claudio Garosci (imprenditore)
Giorgio Bigatti (Fondazione ISEC, Sesto S. Giovanni)
Ivan Bargna (antropologo, Unimib)
Simone Ghezzi (antropologo, Unimib)
Valerio Varini (storico dell'economia, Unimib)