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Mostra "Viscosa di Roma. 100 anni di Storie, Lotte e Natura all’EX SNIA" (Roma, 8 febbraio - 30 marzo 2025)

|   Visioni e Ascolti

Dall’8 febbraio al 30 marzo 2025, la Casa del Parco delle Energie ospita la mostra "Viscosa di Roma. 100 anni di Storie, Lotte e Natura all'ex Snia". Un'occasione unica per immergersi in un secolo di storia industriale, sociale e politica di Roma, attraverso documenti, fotografie e testimonianze inedite.

La mostra, promossa dal Centro di Documentazione Maria Baccante e dal Forum Parco delle Energie, con importanti istituzioni e archivi, come Archivio Storico Luce, Archivio di Stato di Rieti, Istituto Gramsci, Aamod, Fondazione Bracco Archivio Storico Torviscosa e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, racconta la storia della fabbrica di seta artificiale aperta nel 1923 e chiusa nel 1955, fino ad oggi. Attraverso circa cento fotografie, e numerosi documenti, l'esposizione ricostruisce un secolo di trasformazioni, dalle lotte operaie alle battaglie per la tutela ambientale, inserendosi nel più ampio contesto storico del Novecento italiano, e delle sfide degli ultimi decenni.

La mostra "Viscosa di Roma. 100 anni di Storie, Lotte e Natura all'ex Snia", rappresenta un’importante occasione per riflettere sul passato industriale di Roma, sulla storia dei lavoratori e delle lavoratrici, per lo più immigrati, sullo sfruttamento e la nocività del lavoro, sulle successive trasformazioni urbane di un territorio e le lotte sociali che si sono susseguite in questi anni. Le numerose fonti d’archivio e i documenti fotografici restituiscono un quadro composito, della fabbrica di seta artificiale aperta nel 1923 e chiusa nel 1955, fino a raccontare la storia di una lunga lotta di una comunità per rendere l’intera area un Parco pubblico, con il suo patrimonio storico e naturalistico. 

Attraverso circa cento fotografie – dal bianco e nero dei primi anni del Novecento ai tanti colori degli ultimi decenni – la mostra ricostruisce un secolo di storia industriale, politica e sociale, indagando le trasformazioni del tessuto economico, sociale e urbano di Roma e del Paese. Tante vicende che si inseriscono nella Grande Storia del Novecento, dal ventennio fascista, alla Resistenza e la Liberazione, alle lotte sociali del dopoguerra e del lungo ’68, all’esperienza dei centri sociali fino ad oggi. Si potranno osservare manufatti storici, come le forbici usate dalle operaie nei reparti di filatura, lettere, documenti e quotidiani dell’epoca, che si inserisce in ricco di contraddizioni e di importanti momenti di sviluppo di Roma, con i suoi mali ancora non risolti. Un'attenzione particolare è dedicata alle testimonianze raccolte nei cassetti delle famiglie degli operai e delle operaie della Viscosa.  Immagini inedite che offrono uno sguardo intimo e significativo sulla vita quotidiana dei lavoratori e delle loro famiglie, restituendo uno spaccato di un passato di povertà e desiderio di riscatto, un punto di vista in precedenza ignorati.

Un ulteriore arricchimento della mostra è il progetto di public history "Fili di Memorie", che ha coinvolto attivamente studenti universitari e delle scuole medie del territorio. Grazie alla loro creatività, sono nate opere uniche come la "Colonna della Viscosa", ispirata alla Colonna Traiana, che racconta visivamente la storia della fabbrica attraverso disegni originali. Inoltre, gli studenti hanno realizzato un'installazione vivente che rappresenta la rinaturazione dell'area, la time line dei 100 anni e una coinvolgente story map interattiva che esplora la trasformazione del territorio e le storie dei suoi abitanti. Una sezione della mostra è dedicata alla straordinaria biodiversità che caratterizza il parco e i ruderi della fabbrica. Grazie alla presenza del lago sorgivo, riconosciuto Monumento Naturale, si è sviluppato un ecosistema unico, che ha attirato l'attenzione di numerosi ricercatori a livello internazionale. La comunità locale, attraverso un percorso di riappropriazione e autogestione, ha imparato a conoscere e proteggere questo prezioso patrimonio naturale, che ancora oggi è minacciato da interessi speculativi.

La mostra pone un punto di riflessione sulle sorti dell’Ex SNIA: da una parte la distruzione del prezioso ecosistema su un progetto privato, dall’altra la richiesta di esproprio per realizzare un bosco urbano evocato dall’umanità del quartiere; da una parte una perdita irreversibile del patrimonio ambientale e storico, dall’altra un futuro ecologico di riscatto per l’intera città.  La storia continua.

 

6 febbraio ore 11:00 - CONFERENZA STAMPA

8 febbraio ore 16:00 - INAUGURAZIONE

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