Durante la presentazione interverranno Nando Fasce, Dora Marucco e Maria Luisa Pesante.
Il volume è scaricabile gratuitamente dal sito della casa editrice.
Riportiamo di seguito l'indice del volume:
Rappresentanza, conflitto e partecipazione
Da un secolo all’altro: leggere il lavoro industriale
Pietro Causarano
Paradigma conflittualista, corporatismo delle regole, storia del lavoro
Laura Cerasi
La centralità del sindacato
Fabrizio Loreto
Le relazioni industriali: insegnamenti dai casi Fiat e Olivetti
Paolo Raspadori
La democrazia nella fabbrica: il Consiglio di gestione della Olivetti
Cristina Accornero
Visioni dello sciopero negli anni del dopoguerra
Gian Primo Cella
Mercato del lavoro e culture dei lavoratori
Culture della transizione: artigiani e operai di mestiere
Anna Pellegrino
Lavoratrici e culture del lavoro
Alessandra Pescarolo
Un bagaglio che attraversa la storia: il produttivismo
Stefano Bartolini
Le culture operaie nei “trenta gloriosi”
Lorenzo Bertucelli
Collocamento, istituzioni, migrazioni: il governo del mercato del lavoro
Stefano Gallo
Immigrazione, lavoro, storia del lavoro
Michele Colucci
Città, territori e industria
La città dell’industria: dal decollo al boom economico
Enrico Miletto
Traiettorie divergenti. Torino e Milano nel secolo dell’industria
Giorgio Bigatti
Deindustrialization: Thoughts on the Ruhr in Germany and the North-Western Triangle in Italy
Stefan Berger
Plaidoyer pour une histoire croisée du travail entre la France et l’Italie
Xavier Vigna
Ricerca scientifica e impegno culturale
Gli operai di Torino: composizione di classe, scioperi e organizzazione degli operai torinesi dall’età giolittiana al “biennio rosso”
Marco Scavino
Stefano Merli e l’esperienza di «Classe»
Maria Grazia Meriggi
Tra fabbrica e società: una svolta di fine secolo per la storia del lavoro in Italia?
Michele Nani
Storia d’Italia e storia del lavoro. Il “riformismo” storiografico di Stefano Musso
Luca Baldissara
Memoria e cultura del lavoro a Torino: la nascita di Ismel
Marcella Filippa
La fondazione e la presidenza della Società italiana di storia del lavoro (Sislav)
Andrea Caracausi
Li chiamiamo operai perché hanno un padrone. Intervista a Stefano Musso
Gilda Zazzara