Questo volume ripercorre le lotte operaie contro la deindustrializzazione in Francia dagli anni Sessanta a oggi, analizzando l’evoluzione delle strategie di mobilitazione e la loro crisi di fronte alla progressiva scomparsa dell’occupazione.
Spesso, quando lo sciopero ha inizio, gli operai – e ancor più le operaie – si trovano già con le spalle al muro, in un conflitto segnato da un profondo squilibrio di potere a favore delle direzioni aziendali. L’esito è quasi sempre una repressione brutale o una lunga trattativa giuridica che lascia poche possibilità di successo. Lontano da una visione declinista o nostalgica, l’autore affronta queste lotte come parte di un più ampio processo di dissoluzione della classe operaia.
La deindustrializzazione non è solo un fenomeno economico: ha smantellato intere comunità, cancellato forme di solidarietà e trasformato il lavoro in un’esperienza sempre più precaria e invisibile. Attraverso un’analisi storica “dal basso”, il libro restituisce voce ai lavoratori e alle lavoratrici, mostrando come la sconfitta non sia inevitabile, ma il risultato di un’organizzazione tardiva. Perché la lotta va iniziata prima del disastro. Dopo, è già troppo tardi.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito delle éditions Agone, dove è possibile scaricare liberamente le fonti e la bibliografia dell'opera.