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Seminario SISLav 2021: "Storia del lavoro come storia giuridica" (Napoli, 29 novembre 2021, ore 14.30)

|   SISLav

Si terrà a Napoli il secondo seminario SISLav sul tema "Storia del lavoro come storia giuridica. Temi, metodi e fonti per un nuovo dialogo sulla ricerca", intitolato "La giustizia dei contratti. Soggetti, pratiche e istituzioni nei rapporti di lavoro tra antico e nuovo regime".

La SISLav organizza un programma di appuntamenti per tematizzare, intorno a indicazioni di ricerca specifiche e di volta in volta individuate, le possibili interazioni tra i diversi campi del diritto e la storia del lavoro.

Il secondo incontro si terrà il 29 novembre 2021, alle ore 14.30, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Napoli Federico II.

I contratti e i mutamenti della disciplina del lavoro nel passaggio complesso tra antico e nuovo regime sono i temi centrali del seminario. Con un’apertura a contesti differenti, dall’Europa all’Atlantico, i soggetti, le pratiche e le istituzioni coinvolte nei rapporti di lavoro rappresentano le parole chiave per valorizzare il confronto tra i partecipanti su argomenti di studio condivisi, compresi dell’ampio ventaglio che va dalla fase della negoziazione al momento dell’esercizio dei diritti in sede giudiziaria, e considerando fonti eterogenee che coinvolgono la casistica contrattuale, la produzione giurisprudenziale dei tribunali, quella legislativa e quella dottrinaria.

Link di accesso alla stanza Zoom.

 

Relatori
  • Andrea Caracausi, Università degli Studi di Padova
  • Filippo Rossi, Università degli Studi di Milano La Statale
  • Marjorie Carvalho de Souza, Phd Scuola Superiore Meridionale
  • Matilde Flamigni, Phd Scuola Normale Superiore/Università degli Studi di Napoli Federico II
Discussant
  • Cristina Vano, Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Marco Meriggi, Università degli Studi di Napoli Federico II

La storiografia sul lavoro e sui lavoratori tocca le corde del diritto: della legislazione, delle pratiche contrattuali, degli usi, dell’elaborazione dottrinaria, dei processi. Non si tratta semplicemente dei necessari intrecci che un’indagine di storia sociale può tessere con le molteplici forme di disciplina del lavoro (dal lavoro schiavistico, al lavoro libero, dal lavoro in fabbrica, nei campi, in casa, al settore impiegatizio), si tratta di un rapporto più complesso e suscettibile di declinazioni numerose e diversificate che colgono le variabili, altrettanto numerose, della comprensione giuridica dei fenomeni sociali. 

La pervasività delle forme di regolamentazione e disciplinamento sociale che il diritto, nelle sue manifestazioni storiche, ha prodotto all’interno delle comunità organizzate in strutture politiche fornisce allo studio della storia del lavoro un terreno di ricerca molto vasto, sia da un punto di vista temporale e spaziale, sia sotto il profilo tematico. L’incontro della storia del lavoro con il discorso penale, per esempio, di cui la costruzione di una normativa sugli scioperi è il caso di studio più classico, ma certamente non l’unico; il racconto della memoria dei processi, se pensiamo agli omicidi bianchi in età contemporanea; i nessi significativi tra status giuridico/titolarità dei diritti di cittadinanza e divisione del lavoro: sono solo alcuni dei campi d’indagine che approfonditi con metodologie diverse e su fonti eterogenee producono risultati di grande interesse. 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente curiosità da parte degli storici sociali per alcune categorie del diritto, come status e contratto, di formulazione squisitamente giuridica, ovvero per alcuni concetti, come libertà, subordinazione, coercizione, la cui definizione giuridica si è imposta, sostituendo, nel tempo, il significato più generico. La ricaduta visibile è la diffusione, a livello internazionale, di ricerche di storia sociale che, nel verificare la tenuta di alcuni paradigmi storiografici sulle suddette categorie del diritto, formulano proposte di decostruzione e/o correzione, che la storiografia giuridica a volte sembra trascurare, con il rischio paradossale di finire per assorbirle passivamente, invece di porsi in un dialogo costruttivo. 

La storia del lavoro può essere storia giuridica, così come la storiografia giuridica può considerare con rinnovato approccio i temi della storia del lavoro, superando lo steccato della “storia del diritto del lavoro” che, sebbene non abbia esaurito i suoi motivi di rilievo scientifico, include necessariamente l’ultimo segmento dell’età contemporanea e si colloca prevalentemente in Europa. In tale ottica, la storia giuridica del lavoro si presta a raccogliere molteplici sfide: innanzitutto, considerare un tempo più lontano (dall’antichità alla modernità), ovvero molto più vicino (si pensi, per esempio, alle vicende della contrattazione collettiva del secondo Novecento); poi, spostare l’oggetto della ricerca dalle norme ai soggetti; raccontare la cultura giuridica del lavoro attraverso fonti non giuridiche, e molte altre ancora.

Il primo incontro si è tenuto il 17 settembre 2021 a Torino: Profili metodologici tra storia del lavoro e storia del diritto: fonti, concetti, periodizzazioni (a cura del gruppo di lavoro “Lavoro libero-non libero”)

Relatori
  • Mariana Armond Dias Paes, Max Planck Institute for Legal History and Legal Theory
  • Virginia Amorosi, Università degli Studi di Napoli Federico II 

Qui la locandina del primo incontro.

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